(A cura dell’Arch. Pagnoncelli)
L’intervento di restauro conservativo della “nostra” chiesa Parrocchiale ha come obiettivi prioritari la conservazione fisica dell’apparato voltato con la loro messa in sicurezza insieme con interventi strutturali alla copertura a falde per la riduzione della vulnerabilità sismica.
Il progetto di restauro prevedeva tre fasi d’intervento distinte: il restauro e il consolidamento strutturale dell’apparato voltato, il restauro delle volte a partire dall’ultimo cornicione ed infine un intervento di ristrutturazione strutturale alla copertura esterna.
Restauro e il consolidamento strutturale dell’apparato voltato
Partendo dalle indicazioni progettuali si è operato su tutti i fronti mantenendoli tra di loro strettamente correlati. Dopo l’allestimento del cantiere, avvenuto dal giorno 6 Maggio, la prima fase d’intervento è stata di tipo strutturale alle volte della Navata e alla Cupola del Transetto, con l’applicazione di particolari nastri in fibra di carbonio: unidirezionali e bidirezionali sulle fessurazioni in grado di assorbire gli sforzi di trazione indotti dalle forze orizzontali che si possono generare in condizioni sismiche. Operazioni simili sono state eseguite, con l’applicazione di nastri pultrusi e nastri bidimensionali sempre in carbonio, sui due arconi della navata che presentavano problemi di distacco materico all’intradosso degli stessi. L’apparato voltato misura circa 500 mq. e sono stati applicati ben 200 mq. di tessuti in fibra di carbonio unidirezionali e bidirezionali.
Gli interventi di consolidamento e di messa in sicurezza per la riduzione della vulnerabilità sismica, alle volte e agli archi, sono terminati proprio in questi giorni con l’applicazione delle due catene previste nel progetto strutturale, ancorate da due paletti esterni, per ogni chiave di volta. I quattro capochiave sono visibili dall’esterno.
Restauro delle volte
Le principali operazioni di consolidamento strutturale delle volte, della cupola e dei due arconi sono state eseguite nel periodo che va da Giugno sino a Settembre del corrente anno.
A seguito del consolidamento è stato possibile dare inizio agli interventi di restauro all’intradosso degli apparati voltati, in altre parole: alle tre volte della navata, per una superficie di circa 180 mq..
Prima dell’intervento è stato necessario eseguire delle operazioni preliminari di restauro campionando le tecniche da adottare. Sono state condotte nuove analisi specifiche tramite stratigrafie e campionature superficiali con tasselli. Inoltre sono state eseguite analisi dei Sali solubili e le sovrapposizioni di strati di pigmento e delle malte di completamento.
Di seguito si è passati alla sigillatura delle fessure, sia per quelle passanti che quelle con aperture superficiali. Interventi particolarmente sensibili questi ultimi, poiché devono tener conto dell’equilibrio e dei movimenti assai delicati dell’intero apparato voltato.
Sempre per le tre volte della navata, completate le prime fasi di sigillatura, il processo di restauro è iniziato con la pulitura puntuale, utilizzando della gomma wishab e mollica di pane, mentre per le parti più resistenti e in presenza di materiale organico si utilizzano anche strumenti metallici quali: bisturi e raspette.
Mentre alcuni operatori operavano sulle tre vele, un restauratore avviava il restauro della lunetta della controfacciata, posta sopra il Narcete ed il vano dei mantici dell’organo, dove sono raffigurati, con la tecnica della decorazione fresco su fresco, i santi locali e lo stesso Gesù Cristo posto sulla croce a forma di albero.
La tecnica del restauro delle raffigurazioni in affresco e a secco prevede diverse fasi d’intervento come: protezione preliminare mediante velinatura in carta giapponese applicata a coletta, eliminazioni delle sovrapposizioni incoerenti, rimozioni degli strati incoerenti come maltine in cemento e in resina, consolidamento e fissaggio corticale, ed infine, il restauro artistico.
Di seguito alle operazioni preliminari e di pulitura si è passati al consolidamento terminato nel mese di novembre dando inizio alle fasi di Restauro artistico concertato con la Direzione lavori e il funzionario della Soprintendenza.
Nel mese di Dicembre, sempre nell’apparato della navata e del transetto, inizieranno le operazioni di estrazione dei Sali in superficie mediante impacchi di seppiolite con acqua demineralizzata.
Nello stesso mese, solo a completamento dei lavori edili alla copertura, sarà possibile iniziare le prime fasi di pulitura e stuccatura anche della volta centrale del transetto (cupola).
Sempre da parte del restauratore, negli ultimi giorni di Novembre sono stati eseguiti gli interventi di restauro alle finestre della navata e del transetto fronte levante (est). In questa fase sono state eseguite le operazioni di pulizia alle vetrate ed allo stesso serramento metallico, l’integrazione dello stucco di tenuta del vetro e la messa in movimentazione degli sportelli presenti con l’applicazione di sistemi di ancoraggio per la predisposizione di motori elettrici utili per l’apertura elettrica delle finestre.
Com’è visibile all’interno della Chiesa, l’area Presbiteriale è sprovvista di ponteggio per il restauro della volta a vela e del catino dell’abside. Tale scelta è dovuta al fatto che per permettere le regolari funzioni liturgiche, gli interventi di restauro sono stati spostati e previsti nella primavera del prossimo anno concentrando gli interventi in un periodo limitato.
Gli interventi di restauro strutturale ed artistico sono lunghi e complessi. Il loro termine è previsto non prima del mese di Giugno 2020.
Copertura esterna
La terza fase d’intervento riguarda il consolidamento strutturale della copertura lignea posta ad una quota oltre i 20 metri (ad oggi non vi è stato nessun intervento alle coperture basse poste ad una quota partendo da 6 metri).
L’intervento, iniziato nel mese di Maggio con l’allestimento del cantiere, doveva essere completato entro il mese di Settembre; ma per diverse problematiche (non dovute alla parrocchia ed al progetto) manifestate nelle prime fasi d’intervento, i lavori di completamento slitteranno di qualche mese, nei primi mesi del prossimo anno.
Tale intervento non è di semplice applicazione poiché progettualmente prevede un consolidamento strutturale in parti metalliche per la riduzione della vulnerabilità sismica.
Nel mese di Giugno hanno avuto inizio piccoli interventi di consolidamento all’apparato ligneo, ma i principali interventi si sono avviati dopo la pausa estiva.
La struttura del tetto del corpo principale della Chiesa è costituito da un’orditura principale formata da travi in legno (colmi e terzere) poggianti su pilastri in mattoni, a loro volta posti sopra gli arconi oggetto di intervento strutturale. La copertura piramidale del tiburio, con una superficie di circa 250 mq., è costituita da una struttura di sostegno formata da un’unica capriata centrale lunga 13 metri e da ben 24 travi di legno radiali che scaricano sulla muratura ottagonale dello stesso Tiburio e del tamburo della grande cupola.
L’orditura secondaria è composta di travetti ed assito che solo in parte sono di fattura più recente (interventi di consolidamento eseguiti nel 1961).
Il manto di copertura composto da lastre bituminose, dai sottocoppi e dai coppi canale in laterizio cotto, non presenta particolari problemi di degrado.
A causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e ad una mancata manutenzione si è verificato lo scivolamento di alcuni coppi canale, provocando lo spostamento e la rottura parziale del sottocoppo, permettendo così infiltrazioni di acque meteoriche.
Oltre ad una situazione di degrado superficiale, dovuta a depositi di sporco e attacco di agenti biologici, le infiltrazioni di acqua hanno accentuato il degrado di alcune parti delle strutture lignee, generando marcescenze localizzate sull’assito, ma, soprattutto, su porzioni di elementi strutturali principali come: travetti secondari, travi e travi di colmo. Lo stesso dicasi per l’unica capriata presente sopra la Cupola del Transetto. Come per tutti i monumenti antichi, le strutture portanti in legno risultavano sottodimensionate con le attuali normative in materia strutturali. A questo il progetto prevedeva un rinforzo completo con l’utilizzo di pannelli in legno multistrato e strutture metalliche.
Dopo un rinforzo strutturale dei puntoni, l’intervento ha previsto il risanamento e l’affiancamento di strutture lignee, partendo da quelle della copertura della navata per poi proseguire per il tetto piramidale. Tali operazioni hanno reso possibile il fatto che la stessa struttura primaria possa continuare con la sua funzione strutturale conservando per intero l’intero impianto ligneo. Nei mesi di Ottobre e Novembre, p.a., i principali interventi sono stati l’innesto di barre metalliche nella muratura perimetrale con la formazione di una nuova muratura di testata in laterizio e calce. Dopodiché si è passati alla rimozione del manto di copertura del tetto piramidale e della navata, per la messa in loco di sistemi strutturali in legno (pannelli multistrato ad alta resistenza con certificazione strutturale) e di nuove strutture metalliche, mettendo in collegamento la struttura muraria e la copertura a falde in legno.
I lavori di Dicembre e Gennaio, proseguiranno con l’intervento ai tetti: del Transetto e del Presbiterio.
Il progetto prevede di intervenire sull’intero manto di copertura della Chiesa, procedendo alla rimozione e l’accatastamento dei coppi a canale, per l’accurata pulizia dal muschio e dal guano, con la sostituzione con coppi nuovi, per quelli posti alla base, previa disposizione di lastre sottocoppo ondulate. I coppi antichi saranno riposizionati e fissati con grappe ferma coppo in acciaio garantendone così l’inamovibilità. Le operazioni alla copertura termineranno con la messa a dimora dell’impianto anti caduta dall’alto, a garanzia dei futuri interventi di manutenzione, nonché di sistemi metallici di ferma neve. Nel mese di Dicembre è previsto, inoltre, l’intervento di restauro all’apparato murario del Tiburio, della gronda e della cornice in cemento che si presenta in mediocri condizioni.
Riepilogo degli interventi:
- Intervento strutturale all’apparato voltato e ai due arconi della navata – tre volte a vela della navata, la cupola centrale, la volta a vela del presbiterio e le due volte unghiate del transetto: Inizio giugno, completato a settembre del p.A..
- Intervento di restauro dell’apparato voltato intradossale: Inizio settembre con termine nel mese di giugno del prossimo anno
- Intevento strutturale e ristrutturazione della copertura esterna a falde: Inizio maggio e completamento nel mese di febbraio del prossimo anno